Storia
L’Istituto Opere Pie d’Onigo ha colto l’occasione fornita dalla delibera della Giunta Regionale del Veneto del 23 marzo 2001, n.702 diretta alla costituzione di una rete di assistenza residenziale per persone in stato vegetativo, per progettare una soluzione organica rispetto al problema.
Già nel mese di maggio dell’anno 2001, si rendeva nota la disponibilità dell’Istituto a creare un Centro per persone in stato vegetativo, partendo dalla qualificazione dell’attività allora svolta a favore di un certo numero di Ospiti che versavano nella condizione, già residenti presso le strutture dell’Ente.
Il 1°settembre 2001, l’Istituto “Opere Pie d’Onigo” apre le porte della nuova sezione per persone in stato vegetativo. Gli Ospiti, in numero di cinque, vengono trasferiti in questa sezione dalle altre sezioni in cui già da tempo si trovavano ricoverati.
L’assistenza erogata dalle varie figure professionali si attiene rigorosamente ai dettami della Regione Veneto.
L’autorizzazione all’esercizio di attività sanitarie e socio-sanitarie per quanto riguarda il nucleo per persone in stato vegetativo, arriva dalla Regione Veneto nel mese di maggio 2002.
Locali
Il nucleo si compone di locali tali da ospitare 11 posti letto, le camere di degenza sono da 1 o da 2 posti letto, attualmente però i posti autorizzatici dall’ULSS sono in numero di 7.
Ogni posto letto è provvisto di una parete attrezzata con luce notturna e diurna, faro orientabile, campanello di chiamata, presa di corrente elettrica, presa per l’ossigeno, per l’aspirazione, supporti per pompa di infusione, pompa di alimentazione enterale ed altro.
E’ sottinteso che il posto letto è dotato dei tradizionali arredi che compongono l’unità di degenza dell’Ospite. I letti sono regolabili in altezza e nelle varie inclinazioni e sono dotati di materassi antidecubito e di una serie di cuscini di varia grandezza per favorire più tipi di postura. Ogni degente ha a disposizione una poltrona basculante provvista di vari supporti.
Ogni stanza di degenza è dotata di un bagno ed inoltre nella sezione c’è un locale attrezzato per i bagni assistiti.
In zona centrale rispetto alle stanza, si trova la guardiola per il coordinamento delle attività quotidiane.
Assistenza
L’assistenza a persone che versano in così gravi condizioni verte su quattro aspetti:
- assistenza di base, come risposta a tutti i bisogni fisiologici dell’essere umano;
- assistenza sanitaria, volta ad affrontare gli eventi critici e ad assicurare un percorso riabilitativo adeguato alle esigenze personali;
- assistenza psicologica.
L’équipe preposta all’assistenza di queste persone, consapevole di dover loro offrire un nursing estensivo, si è attrezzata per la creazione di alcuni strumenti indispensabili per la monitorizzazione dello stato del soggetto.
Queste schede offrono una panoramica che spazia sui dati personali, sulla rete familiare, sulla storia sociale, sul diario clinico, sul monitoraggio dei vari parametri e sulla descrizione degli interventi riabilitativi allargati.
Le risorse umane impiegate sono state calcolate in base al D.G.R.V. 751/2000.
Le figure professionali che ruotano attorno a questi pazienti sono:
- Medico, presente per sei giorni su sette alla settimana, il quale oltre al controllo clinico e terapeutico del singolo, partecipa alle periodiche riunioni;
- Medico di notte, presente in veste di guardia attiva dalle 22.00 alle 6.00;
- Infermieri, presenti per una copertura totale della giornata;
- Operatori Socio Sanitari, presenti 24 ore su 24, operano in stretta collaborazione con l’Infermiere e con altre figure professionali;
- Personale riabilitativo, fisioterapista e logopedista;
- Psicologo/Psicoterapeuta, che fornisce un supporto psicologico alle difficoltà emotive dei familiari nell’affrontare la situazione permanente del paziente e li responsabilizza rispetto al caso. Eplica attività di studio sui casi e sui gruppi di lavoro per l’attivazione di mutuo aiuto;
- Assistente Sociale, valuta le risorse a disposizione di supporto al nucleo familiare, valuta le problematiche economiche e sociali che la situazione del paziente implica nella famiglia;
- Responsabile di Nucleo, presente sei giorni su sette alla settimana, è a conoscenza di tutti i percorsi burocratici, organizzativi e gestionali che ruotano attorno alla realtà del nucleo, interagisce quotidianamente con le varie figure professionali e ne rappresenta sia il “filtro” che il “collante”.
In linea generale l’assistenza a questi soggetti si può dividere in due momenti:
1. ACCOGLIENZA: intervento dedicato alla conoscenza dell’Ospite, della rete familiare, dei vari problemi.
I familiari, oltre a rappresentare una fonte di informazione molto utile, durante il periodo di degenza collaborano direttamente con il personale per il mantenimento ed eventualmente per il miglioramento delle condizioni fisiche, psichiche e sociali del caso.
2. ASSISTENZA E RIABILITAZIONE: intervento a lungo termine in percorso progettuale che inizia con i seguenti punti:
- osservazione del paziente,
- individuazione dei bisogni,
- individuazione delle priorità,
- predisposizione delle condotte,
- interpretazione delle risposte.
Questo percorso viene teorizzato nelle riunioni di équipe e attivato nell’operatività quotidiana.
La gestione del paziente in stato vegetativo comporta un carico assistenziale quotidiano notevole, essendo caratterizzato dalla totale mancanza di autonomia e quindi di passività.
Di particolare importanza è la risposta del personale infermieristico alle variazioni improvvise delle condizioni del paziente, sapendo discriminare i segnali maggiori, cioè quelli che costituiscono pericolo di vita per il malato da quelli minori che non costituiscono pericolo di vita.